Mondo X ha dato
assistenza ad oltre 15.000 drogati arrivati in Comunità per le
vie più varie: la famiglia, gli ospedali, il carcere, la polizia,
gli amici la stampa, ecc.
Nella gestione ordinaria
le Comunità non abbisognano di interventi sanitari, ma di una
efficiente, corretta e motivata solidarietà (cogestione).
Difficilmente, anche
se non è escluso, si possono ottenere confortanti risultati di
"riconciliazione alla vita" prima dei 3 anni perché
la droga è restata un problema esistenziale. Alcuni ex tossicomani
prima del rientro sociale amano dare qualche anno ai fratelli bisognosi
come volontari nelle Comunità.
Nel periodo di permanenza
vengono assolutamente bandite le sostanze sostitutive (leggi: metadone)
o illusoriamente terapeutiche (leggi: benzodiazepine) e anche le medicine
ordinarie, tranne il caso di precisa prescrizione del medico di fiducia.
Viene dato ampio
spazio al lavoro, alla convivenza, al confronto, allo studio e soprattutto
alla "vis sanatrix naturae".
Le Comunità
di Mondo X, rinnegano la qualifica di Comunità terapeutiche,
perché ritengono il drogato non un malato, ma un Uomo in crisi
alla ricerca della sua identità,